giovedì 4 maggio 2017

Messaggio dal futuro

1 febbraio 3017
Oggi è il mio compleanno e la zia Angely mi ha regalato un diario e questo è la prima cosa che scrivo.
Abbiamo fatto molti progressi da quando il mio tris-tris-tris nonno è morto, proprio oggi ho trovato nella soffitta il suo diario e sono molto curioso di leggere che cosa ha scritto:

Oggi 5 aprile 2017  mio papà ha comprato una macchina nuova e andremo a fare un giro di prova per tutta NEW YORK.
La prima cosa che ho notato, sono state le migliaia di persone e i cartelli pubblicitari nella new braking.

Il futuro

New York 4087. 
Macchine volanti, robot che passeggiano per le strade, palazzi altissimi, alberi bionici, piscine elettroniche, bar ruotanti…
La storia inizia nel 4087 nel giardino di una casa elettronica; Luke stava scavando per piantare un seme, ma ad un certo punto trovò una scatola rossa, la aprì e ci trovo dentro dei fogli e degli oggetti stranissimi: sfere di vetro, fogli colorati e anche una misteriosa sfera d’oro con un biglietto dove vi era scritto <CRONOSFERA>.

Un mondo nuovo

C'era una volta uno scienziato di nome Phil che adorava le stelle e passava tutto il giorno a guardarle. 
Un giorno quest’uomo scoprì un pianeta che nessuno aveva mai visto perchè era molto piccolo e scuro. Qui vi erano tracce di vita aliena!
Allora vi mandò una sonda che arrivò dopo due mesi: questo pianeta era molto più avanzato della terra, c’erano: le macchine volanti, palazzi super tecnologici, astronavi parcheggiate e treni volanti.
Phil mandò le foto fatte al pianeta al telegiornale e lo intervistarono, poi spedì le foto alla NASA.

venerdì 3 marzo 2017

Emozioni feline ...

Sleepy 3-year-old ...Cinque anni fa ero a casa dei nonni, quando da fuori sentii mio nonno chiamarmi. Uscii correndo e mi trovai  davanti un gatto ... Proprio quello che sognavo! Ero stupita e incredula, andai a toccarlo poi guardai mio nonno e chiesi :<<Ma è uno scherzo?! Non è possibile! Non è che l’hai dipinto?>>
Lui rise e mi rispose: <<No, è proprio vero >> Io ero rimasta di stucco, lo presi in braccio, lo guardai, ma ancora mi sembrava di sognare! Era bianco e rosso proprio come lo volevo io, con occhi grandi e verdi. Io replicai, come se avessi le allucinazioni: <<Non è vero!L’hai dipinto!>> E la risposta era sempre quella. Mi rassegnai quando si fece accarezzare sulla sua morbida testa. Mi sentii al settimo cielo, ero davvero molto felice.
Melissa A.

Le mie emozioni con Luna

(il primo giorno che Luna è venuta qui)
Lei entrò dalla porta e scappò via, chiesi: “Mamma, cosa sta facendo Luna?”, mi rispose con un sorriso: ”Sta annusando il suo territorio per adattarsi”. Io stupito andai a giocare con Luna ma peccato, lei non voleva giocare.
(secondo giorno)
Alla sera, mentre stavamo guardando la TV, Luna con i suoi occhi verdi vide il "famelico mostro piedi-sotto-la-coperta", lei spaventata attaccò con unghie e denti. "Ahia Luna! Brutta cattiva perchè mi hai morso?”.
Per me quel giorno fu doloroso e comico.
(terzo giorno)

I fantasmi nella mia testa

Frasi sulla pauraMolto tempo fa, quando ero piccola, io, mio fratello, mia mamma e mio papà trascorrevamo le vacanze estive in una casa a Rustigazzo.
Una sera siamo andati tutti noi a mangiare dai miei cugini e dai miei zii. Io, mio fratello e i miei cugini abbiamo guardato un film dove c’erano delle creature disgustose, alieni e cose varie.
Avevo molta paura, mi sono spaventata davvero tanto.
Dopo un po’ siamo ritornati a casa e siamo andati tutti a dormire, io però non riuscivo a prendere sonno, pensavo che quelle creature fossero sotto il letto, allora continuavo a guardare e a controllare.
Non riuscivo a togliere quelle immagini dalla testa, mi continuavo a girare nel letto, mi batteva forte il cuore. Sono andata in camera dei miei genitori e volevo chiamare la mamma o il papà, poi però non ho chiamato nessuno. Sono anche andata in cucina perchè sentivo dei rumori e per fortuna non c’era niente. I fantasmi erano solo nella mia testa!

Giorgia S.

L'amaro in bocca

Alle elementari c’era un mio compagno che si chiamava  Marco. Era molto disperato, perchè non faceva mai i compiti che gli avevano assegnato, perciò un giorno gli chiesi perchè non facesse i compiti e mi rispose: <<Non sono affari tuoi!>>
Lo lasciai stare, ma un giorno le maestre lo mandarono dalla preside e tutti i miei compagni lo guardavano male, allora quando andai al parco a giocare e lo vidi,  gli dissi che non doveva continuare così, però lui mi disse: <<Quando finirò la 5° elementare mi trasferirò a Piacenza >>. Quando mi rispose in questo modo, mi arrabbiai molto e poi andai via con la mia bicicletta.

Ansie.....inutili!

La scorsa estate è stata piena di pensieri. Sono una ragazza che non riesce tanto a relazionarsi con gli altri, per questo avevo molta ansia perchè non sapevo con chi sarei stata in classe. Ho pensato e ripensato “E se non sono in classe con le mie migliori amiche?” Ma ecco che arriva il giorno fatidico, lo vedo, finalmente sono uscite le classi: io in 1C...insieme alle mie migliori amiche!!!
Penserete che l’agitazione sia finita, invece no, mi rimane la paura dei professori.

Un grande vuoto

Avevo più o meno 9 anni, quando mia mamma è venuta a dirmi che la mia bisnonno era morta; in quel momento la tristezza mi avvolse dentro di sé.
Sapevo che prima o poi doveva succedere; ma quando successe è stato ancor più brutto, perché è come se dentro il mio corpo mancasse qualcosa: era l'amore di una nonna. Il mio volto è sbiancato e non sentivo più nulla, vedevo davanti a me il vuoto. 
In quell'istante mi sentivo pietrificato, non riuscivo più a muovermi; non potrò mai dimenticare i momenti passati con lei: quando entravo in casa e lei continuava a chiamarmi e io quando la sentivo correvo subito ad abbracciarla o quando facevo il monello e mio nonno mi voleva sculacciare lei mi difendeva nonostante avessi torto.
Ancora adesso sento quel vuoto incolmabile dentro di me, ma tuttora i miei parenti mi aiutano a dimenticare ciò che ormai è passato.  
Mattia M.

Tristezza...

La tristezza, che ti avvolge e ti porta in un buco nero senza fine... 
Ogni volta che tenti di salire, ricadi, questa volta più in fondo, come la pioggia che ti porta a pensare, rianimando pensieri tristi. Senti una lacrima che sta per scendere, ma non piangi, perchè dovrei dare a chi mi ha fatta soffrire la soddisfazione delle mie lacrime? Ti senti la pancia stringere, gli occhi che bruciano, il dolore al cuore, ma resisti…