martedì 18 ottobre 2016

Il braccialetto

Quando ero piccolo non andavo molto volentieri all’asilo perchè sentivo molto la mancanza della mamma ed ogni mattina lasciarmi lì, per lei, era diventata un’impresa.
Io piangevo e mi aggrappavo al suo collo e nemmeno le promesse di un giochino quando mi sarebbe tornata a prendere funzionavano.
Mia mamma doveva vedere ogni mattina questa scena e per lei era molto difficile uscire dalla porta dell’aula senza piangere, così una mattina escogitò un “piano”. Prima di scendere dalla macchina  mi regalò una sua fotografia da tenere nello zainetto e un braccialetto con scritto il suo nome e mi disse che con quegli oggetti io avrei potuto sentirla sempre vicino perchè erano magici, e che ogni volta che ero triste e sentivo la sua mancanza bastava che guardassi il braccialetto o la fotografia e avrei sentito quanto mi amava.
Così quella mattina entrai all’asilo tutto contento con gran stupore delle mie maestre.
Con quelle cose mi sembrava davvero di averla sempre accanto ovunque io andassi.
Ricordo che tenere il suo braccialetto al polso mi dava il coraggio di fare esperienze nuove, anche lontano da lei, come per esempio andare in gita con le maestre e i miei compagni dell’asilo e se sentivo la sua mancanza toccavo il braccialetto e mi sentivo meglio.
Sono stati ricordi che per molto tempo ho tenuto in una scatola con su scritto “dalla mia mamma”.
Purtroppo però durante il trasloco nella casa nuova la scatola è andata persa, ma nel mio cuore i ricordi rimarranno per sempre.

                               Lorenzo Ghezzi 1°C