mercoledì 9 novembre 2016

Jeff the killer

Questo non è un racconto inventato, è una storia vera.
Tutto comincia sul marciapiede della scuola, dove un ragazzo di nome Jeff stava aspettando il bus. A un certo punto sente il rumore delle ruote di uno skate e vede dei ragazzi con pettinatura alla moda, maglia e pantaloni strappati, i classici bulli, li aveva già visto picchiare il suo amico Jack.
I ragazzi si avvicinano a Jeff e lo cominciano a picchiare, però lui prende un coltellino dalla tasca dei pantaloni e fa un taglio sulla mano di un bullo, poi riesce a fuggire sul primo bus che passava di lì.
Arrivato a casa, la sua mamma gli chiede: «Com’è andata a scuola?» E lui risponde «Molto bene».
Il giorno dopo va alla festa di  compleanno di un suo amico di nome Jemmi, poco dopo sente un rumore familiare: il rumore di ruote di uno skate, erano gli stessi bulli  che cominciano di nuovo a picchiarlo, ma Jeff tira fuori lo stesso coltellino, ne uccide uno e scappa in bagno.
Poco dopo un bullo prova a dare fuoco con un accendino a Jeff, ma nella colluttazione prende fuoco anche lui.
Dopo due mesi e mezzo Jeff si risveglia in ospedale con tutto il viso bruciato.
La sera che Jeff torna dall’ospedale, la sua mamma lo vede che si stava incidendo con un coltello un sorriso in viso e si bruciava sotto gli occhi. «Mamma non dire niente a papà», ma lei disobbedisce e Jeff uccide tutta la sua famiglia. Chiama la polizia dicendo «Ho fatto un’altra strage».
State attenti di notte, perchè questa storia continua....
Luca, Alessandro e Edoardo.