venerdì 3 marzo 2017

L'amaro in bocca

Alle elementari c’era un mio compagno che si chiamava  Marco. Era molto disperato, perchè non faceva mai i compiti che gli avevano assegnato, perciò un giorno gli chiesi perchè non facesse i compiti e mi rispose: <<Non sono affari tuoi!>>
Lo lasciai stare, ma un giorno le maestre lo mandarono dalla preside e tutti i miei compagni lo guardavano male, allora quando andai al parco a giocare e lo vidi,  gli dissi che non doveva continuare così, però lui mi disse: <<Quando finirò la 5° elementare mi trasferirò a Piacenza >>. Quando mi rispose in questo modo, mi arrabbiai molto e poi andai via con la mia bicicletta.
Alla fine della scuola salutai le mie maestre e mi sentii un po' triste, ma per Marco niente affatto. Infatti mi sentivo ancora molto arrabbiato con lui.
Marco R.

Quando sei triste, a volte ti senti in un vortice di emozioni: ansia, angoscia, paura, fallimento…
Non sai neanche come reagire, perchè pensi che ci siano sempre cose più importanti dei tuoi problemi, ma a volte e’ molto difficile tenersi dentro tutto.
Nei momenti difficili ti confidi con la mamma, perchè la mamma e’ sempre la migliore; le altre persone spesso non capiscono niente ma lei è sempre pronta ad ascoltarti, senza problemi e pregiudizi. Spesso i grandi non capiscono e noi ci stanchiamo di ripetere tutto.
Quando ti succede qualcosa, spesso la risposta è: - Non preoccuparti. Ma questa a volte è solo una frase di rito. Pero’ quando parlo con la mamma, subito mi sento meglio, lei e’ la mia protettrice e so che con lei mi sentirò sempre sicura.
Greta M.